Allumina: i primi paesi e aziende produttori al mondo

L’allumina è essenziale per la produzione di alluminio primario. Si ottiene dal minerale di bauxite attraverso il processo Bayer e serve come materia prima primaria nel processo Hall-Héroult, che estrae il metallo non ferroso, l’alluminio, dalla sua forma di polvere. La produzione di allumina è ad alta intensità energetica, ma è necessaria per la sua importanza nella produzione di alluminio primario.

L’anno scorso, la produzione mondiale di allumina è leggermente aumentata rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 139,2 milioni di tonnellate. La quasi totalità della produzione di allumina, circa il 93,7%, proviene da fonti di grado metallurgico, mentre solo una piccola parte è di grado chimico. La Cina ha contribuito in modo determinante a questo aumento della produzione, con una produzione stimata di 78,8 milioni di tonnellate di allumina, pari a circa il 57% della produzione globale.

Di seguito sono elencati alcuni dei principali Paesi e aziende produttori di allumina:

Cina – Nel novembre 2022, la capacità produttiva cinese di allumina era di circa 76,6 milioni di tonnellate. Tuttavia, l’utilizzo della capacità delle raffinerie di allumina è sceso a circa il 79% rispetto all’81% dell’ottobre 2022 a causa degli alti livelli di infezioni in Cina, delle interruzioni dovute all’inquinamento e dei minori tassi operativi. Si stima che la Cina abbia prodotto 6,7 milioni di tonnellate di allumina nel novembre 2022, con il grado metallurgico che rappresenta il 95% della produzione totale.

Produzione Alluminio Cina – Powered by Commodity Evolution

Australia – Rimane un importante produttore globale di allumina, al secondo posto nel mondo e leader nelle esportazioni. Nel periodo compreso tra il 2022 e il 2023, si prevede che il Paese produrrà circa 20,4 milioni di tonnellate, in aumento rispetto ai 20,1 milioni di tonnellate dell’anno precedente. Le previsioni di fonti governative indicano che la produzione di allumina australiana raggiungerà i 20,9 milioni di tonnellate nel 2023-24. Tuttavia, nel trimestre conclusosi a settembre 2022, si è registrato un calo del 7,8% nell’offerta di allumina rispetto allo stesso periodo del 2021. Ciò è dovuto principalmente alla manutenzione programmata di diverse raffinerie e a problemi di stabilità degli impianti.

Produzione Alluminio Oceania – Powered by Commodity Evolution

Russia – Nella prima metà del 2022, la produzione di allumina di UC RUSAL è diminuita del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, con 3,3 milioni di tonnellate prodotte invece di 4,1 milioni. Questo calo è stato causato dalla chiusura della raffineria di allumina di Nikolaev in Ucraina e dall’impatto delle sanzioni del governo australiano che hanno limitato la lavorazione della bauxite australiana e l’esportazione del 20% dell’allumina dalla raffineria Queensland Alumina Limited nel Queensland.

Produzione Alluminio Russia & Eastern Europe – Powered by Commodity Evolution

India – Nella prima metà dell’anno fiscale 2022-23, Vedanta ha registrato una produzione di 939.000 tonnellate nella sua raffineria di Lanjigarh, in India. Si tratta di un calo rispetto alle 993.000 tonnellate prodotte nello stesso periodo dell’anno fiscale precedente, dovuto principalmente alla manutenzione programmata della raffineria. D’altro canto, Hindalco avrebbe prodotto 1,8 milioni di tonnellate di allumina, con un aumento di circa il 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno fiscale precedente. Infine, Nalco ha prodotto circa 2,1 milioni di tonnellate durante l’anno fiscale 2021-22, un aumento marginale rispetto ai 2,0 milioni di tonnellate prodotti durante il 2020-21.

Produzione Alluminio Asia (ex China) – Powered by Commodity Evolution

Paesi arabi – La raffineria di allumina Al Taweelah di Emirates Global Aluminium ha prodotto circa 1,15 milioni di tonnellate di allumina, oltre la sua capacità nominale, nei primi sei mesi del 2021 e del 2022. La produzione del primo semestre del 2022 è aumentata del 6% rispetto a quella del primo semestre del 2021. Secondo le stime, la raffineria gestita da Ma’aden in Arabia Saudita ha prodotto circa 875.000 tonnellate nella prima metà del 2022. Si prevede che la raffineria produrrà circa 1,75 milioni di tonnellate entro la fine dell’anno.

Produzione Alluminio Gulf Cooperation Council – Powered by Commodity Evolution

Maggiori società produttrici di allumina

Hydro – Nel terzo trimestre del 2022, Hydro ha prodotto 4,6 milioni di tonnellate di allumina, con un leggero calo del 2,1% rispetto ai 4,7 milioni di tonnellate prodotti nello stesso periodo dell’anno precedente. La società ha un accordo di offtake a lungo termine per ricevere 900.000 tonnellate di allumina all’anno dalla raffineria di Yarwun di Rio Tinto.

Alcoa – Nel 2022, Alcoa aveva una capacità totale di raffinazione dell’allumina di 13,8 milioni di tonnellate. Tuttavia, circa 1,0 milioni di tonnellate di capacità sono state ridotte dagli impianti di Alcoa di Pocos De Caladas in Brasile e di San Ciprian in Spagna. Al terzo trimestre del 2022, Alcoa aveva spedito circa 9,9 milioni di tonnellate di allumina. Le spedizioni totali di allumina di Alcoa nel 2022 sono stimate tra i 13,1 e i 13,3 milioni di tonnellate, leggermente inferiori a quelle del 2021 (13,9 milioni di tonnellate). Le spedizioni di terzi rappresentano il 70% del totale nel 2022. Alcoa ha stipulato un nuovo contratto di acquisto di energia per riavviare lo smelter di San Ciprian nel 2024.

Rio Tinto – Da gennaio a settembre 2022, Rio Tinto ha prodotto circa 5,6 milioni di tonnellate. Per l’intero 2022, si prevede che l’azienda produrrà circa 7,6-7,8 milioni di tonnellate di allumina. Questa stima annuale è leggermente inferiore ai 7,9 milioni di tonnellate prodotti nel 2021. Il calo della produzione di allumina può essere attribuito alle fermate programmate della raffineria di Yarwun e ai problemi di stabilità delle attrezzature della raffineria di allumina del Queensland.

L’offerta di allumina è aumentata significativamente nel 2022, con Cina, Australia e Medio Oriente in testa al settore. Questa crescita è stata favorita dall’apertura di nuovi impianti in Cina e dalla compensazione dei deficit di allumina causati dai problemi operativi delle raffinerie australiane con le forniture provenienti dal Brasile. In futuro, la domanda e i prezzi dell’allumina saranno direttamente proporzionali alla domanda di alluminio primario, in un contesto di decelerazione della crescita economica globale prevista per il 2023.