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Il presidente del Perù Pedro Castillo ha sostituito quattro ministri in seguito alla crisi delle miniere e dopo che i legislatori hanno presentato mozioni di censura nei confronti di alcuni membri del gabinetto.

Alessandra Herrera è stata nominata ministro delle Miniere dopo che questa settimana il governo non è riuscito a raggiungere un accordo tra la miniera di rame Las Bambas della MMG e le comunità indigene.

Javier Arce è stato nominato ministro dell’Agricoltura. Sarà incaricato di risolvere la carenza di fertilizzanti che minaccia di far precipitare il Paese in una crisi di fame. Dimitri Senmache diventa il nuovo ministro degli Interni e Juan Barranzuela sarà il ministro dei Trasporti.

Le nomine sono state l’ultimo tentativo di Castillo di rimpastare il suo governo. L’ex insegnante, che l’anno scorso ha vinto inaspettatamente la presidenza, non ha esperienza di cariche pubbliche né una maggioranza al Congresso e la sua amministrazione si è trascinata da una crisi all’altra.

Da quando è entrato in carica a fine luglio, ha avuto quattro primi ministri e ha sostituito numerosi altri alti funzionari. Lo stesso presidente è sopravvissuto a un secondo tentativo di impeachment da parte del Congresso a marzo.

Il governo di Castillo sta affrontando ulteriori turbolenze, dato che il mese scorso l’inflazione ha raggiunto l’8%, il livello più alto dalla fine degli anni Novanta. La banca centrale ha risposto aumentando i tassi di interesse, dopo che l’impennata dei prezzi ha scatenato disordini di massa.