Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti rappresentano un momento di grande rilevanza non solo per la politica interna americana ma anche per l’economia globale.
La vittoria di Donald Trump o di Kamala Harris potrebbe portare a politiche economiche e commerciali diametralmente opposte, con conseguenze significative per il mercato dei metalli non ferrosi, un settore strettamente connesso alle dinamiche di politica estera, investimenti infrastrutturali e alle strategie industriali dei principali attori globali.
Vediamo come i due possibili scenari di vittoria potrebbero influenzare i principali metalli non ferrosi: rame, alluminio, nichel, piombo e zinco.
Scenario 1: La Vittoria di Donald Trump
1. Rame ⇑
Il rame è fondamentale per vari settori, dalla costruzione alla tecnologia. Una vittoria di Trump potrebbe portare a una riduzione delle regolamentazioni ambientali e a un supporto per le industrie più tradizionali come quella automobilistica e delle costruzioni, settori in cui il rame è una risorsa primaria.
- Sviluppo infrastrutturale: Se Trump dovesse mantenere la sua promessa di aumentare gli investimenti infrastrutturali (come avvenuto durante la sua prima presidenza), la domanda di rame potrebbe vedere un aumento significativo negli Stati Uniti. Le costruzioni, le reti elettriche e i trasporti richiedono notevoli quantità di rame, rendendo il mercato più dinamico e aumentando la pressione sulla produzione e l’estrazione.
- Politiche protezionistiche: Trump ha già dimostrato di favorire politiche protezionistiche in passato, come i dazi imposti sulle importazioni dalla Cina. Una sua eventuale vittoria potrebbe portare a nuove misure protezionistiche che influenzerebbero la catena di fornitura globale del rame, portando a un aumento dei prezzi a causa delle difficoltà di approvvigionamento.
2. Alluminio ⇑
L’alluminio, largamente utilizzato nelle costruzioni, trasporti e produzione di beni di consumo, risente fortemente delle politiche commerciali statunitensi, soprattutto perché una parte significativa dell’alluminio utilizzato negli USA è importata.
- Nuovi dazi su importazioni e aumento della produzione domestica: È probabile che Trump, come già avvenuto in passato, attui nuove misure per proteggere la produzione domestica, imponendo dazi aggiuntivi sull’alluminio proveniente da paesi come il Canada o la Cina. Questo porterebbe a un aumento dei prezzi per gli utilizzatori interni, ma potrebbe favorire i produttori statunitensi e un potenziale rialzo della produzione locale.
- Riduzione delle normative ambientali: Una nuova presidenza Trump potrebbe ridurre ulteriormente le normative ambientali, facilitando l’attività estrattiva e la lavorazione dell’alluminio sul suolo americano. Tuttavia, una simile politica potrebbe non essere sufficiente a bilanciare le difficoltà che i produttori USA affronterebbero sul mercato globale, dove i competitor sono supportati da produzioni a costi inferiori.
3. Nichel ⇓
Il nichel è un componente essenziale per l’industria dell’acciaio inossidabile e per le batterie, in particolare nei veicoli elettrici.
- Focus limitato sulle energie rinnovabili: Trump ha spesso dato la priorità ai combustibili fossili rispetto alle energie rinnovabili e, di conseguenza, alla mobilità elettrica. Ciò potrebbe portare a un rallentamento dello sviluppo dei veicoli elettrici negli Stati Uniti, riducendo la domanda di nichel utilizzato per le batterie e influenzando in parte i mercati globali.
- Possibile svalutazione del dollaro: L’approccio protezionistico di Trump e le tensioni commerciali potrebbero portare a una svalutazione del dollaro, rendendo il nichel più accessibile sui mercati esterni. Questo potrebbe stimolare una maggiore domanda internazionale, generando un potenziale rialzo dei prezzi per i produttori.
4. Piombo ⇑
Il piombo, largamente impiegato in batterie tradizionali, ha subito pressioni dal passaggio a fonti di energia più pulite.
- Sostegno alle industrie tradizionali: Trump, sostenendo il settore industriale tradizionale, potrebbe rallentare l’adozione delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica, elementi che a lungo termine inciderebbero sulla domanda di piombo. Tuttavia, la sua politica pro-industriale potrebbe favorire un aumento della domanda da settori come le costruzioni, che continuano a utilizzare piombo in diverse applicazioni.
5. Zinco ⇑
L’industria automobilistica e delle costruzioni, principali consumatori di zinco, potrebbero beneficiare da una politica pro-industriale di Trump.
- Aumento delle attività di costruzione: Se Trump decidesse di incentivare i progetti infrastrutturali e la produzione industriale, la domanda di zinco per la galvanizzazione dell’acciaio (usato per proteggere le strutture dalla corrosione) potrebbe salire, portando a una domanda domestica in crescita e a una pressione sui prezzi.
Scenario 2: La Vittoria di Kamala Harris
1. Rame ⇑⇑
Kamala Harris ha chiaramente manifestato il suo impegno verso un’economia a basse emissioni di carbonio e una maggiore attenzione alla sostenibilità.
- Forte spinta sulle energie rinnovabili e l’elettrificazione: Una presidenza Harris potrebbe aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nella mobilità elettrica. Questo, unito a politiche di ammodernamento delle infrastrutture, stimolerebbe una crescita significativa della domanda di rame, utilizzato nei veicoli elettrici e nelle reti elettriche. Questo aumento della domanda potrebbe generare rialzi nei prezzi del rame a livello globale.
- Stabilità commerciale: Diversamente dall’approccio protezionistico di Trump, Harris potrebbe promuovere relazioni commerciali più aperte e cooperative, riducendo le tensioni sui mercati internazionali del rame e favorendo una maggiore stabilità dei prezzi. Tuttavia, una crescente domanda per i progetti verdi e di infrastrutture potrebbe comunque esercitare una pressione sul mercato.
2. Alluminio ⇑
L’alluminio, essenziale per le infrastrutture e la mobilità elettrica, vedrebbe probabilmente una crescita nella domanda sotto una presidenza Harris.
- Supporto alle energie rinnovabili e all’industria automotive green: Harris potrebbe promuovere politiche di incentivo alla produzione e all’utilizzo di veicoli elettrici, aumentando così la domanda di alluminio leggero per costruire veicoli più efficienti. Le case automobilistiche potrebbero beneficiare di incentivi per ridurre le emissioni, spingendo il consumo di alluminio.
- Possibile maggiore regolamentazione ambientale: Harris potrebbe implementare normative più stringenti per l’estrazione e la produzione dell’alluminio, il che potrebbe limitare la produzione interna, portando a un aumento delle importazioni e a un probabile rialzo dei prezzi sul mercato nazionale.
3. Nichel ⇑⇑
La spinta verso una maggiore elettrificazione e una transizione verde favorirebbe la domanda di nichel.
- Aumento delle politiche di incentivazione per i veicoli elettrici: Se Harris riuscisse a incentivare la produzione di veicoli elettrici, la domanda di nichel per le batterie verrebbe spinta in alto, soprattutto in un mercato già soggetto a potenziali tensioni di offerta. Questo potrebbe generare una pressione significativa sui prezzi, con un potenziale incremento della domanda per nichel di alta qualità per batterie.
4. Piombo ⇓⇓
L’orientamento verso l’energia verde e l’elettrificazione potrebbe ridurre gradualmente la domanda di piombo.
- Riduzione dell’utilizzo nelle batterie tradizionali: Se Harris si concentrasse sulla transizione verso veicoli elettrici, la domanda di batterie a base di piombo per veicoli tradizionali potrebbe diminuire. Tuttavia, il piombo continuerebbe ad avere un ruolo nelle batterie di backup per l’infrastruttura delle energie rinnovabili.
5. Zinco ⇓
Un programma di incentivazione delle costruzioni eco-sostenibili potrebbe influire sulla domanda di zinco.
- Infrastrutture sostenibili e ampliamento delle reti: La costruzione di nuove infrastrutture sostenibili aumenterebbe probabilmente la domanda di zinco per la galvanizzazione delle strutture metalliche, essendo uno dei materiali ideali per prevenire la corrosione. Una maggiore domanda di zinco potrebbe portare a un aumento dei prezzi globali.