I prezzi del rame sono in fase di reazione sostenuti da nuovi finanziamenti per stimolare il mercato immobiliare cinese mentre il dollaro si è indebolito per effetto di un dato sull’inflazione americana più basso rispetto alle attese del mercato. Questo determina l’andamento dei tassi d’interesse e della valuta statunitense, influenzando la domanda di metalli a prezzo in dollari.
Il rame di riferimento del London Metal Exchange (LME) è in rialzo a 8.237 $/ton (10:53 ora Italia), in ascesa dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri. La Cina sta pianificando di fornire almeno 1.000 miliardi di yuan (137,2 miliardi di dollari) di finanziamenti a basso costo per i programmi di ristrutturazione dei villaggi urbani e di edilizia abitativa a prezzi accessibili.
La debolezza della domanda e le aspettative di eccedenze di rame quest’anno sono alla base di un calo del 15% da gennaio e del contango (prezzo 3 mesi>prezzo cash) che si aggira intorno ai 91 dollari la tonnellata, ai massimi da 31 anni.
Tuttavia, la sua forza relativa, proveniente soprattutto dal settore manifatturiero, rispetto a quella di molte parti del mondo al di fuori degli Stati Uniti, potrebbe significare che la Cina potrebbe fornire stabilità in mezzo a prospettive di crescita più deboli al di fuori degli Stati Uniti.
Sul fronte tecnico, il rame è supportato dalla media mobile a 50 giorni intorno a 8.140 $/ton, mentre i tentativi di rialzo incontrano resistenza a 8.285 $/ton, la media mobile a 100 giorni.