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Secondo semestre difficile che potrebbe avere un impatto sui prezziLe principali acciaierie cinesi hanno recentemente messo in guardia da un secondo semestre “molto difficile” che potrebbe avere un impatto sui prezzi dell’acciaio. Come riportato da alcune fonti di mercato che citano la China Iron & Steel Association (CISA), ciò va contro le precedenti aspettative di miglioramento del settore.

La CISA ha anche affermato che “il punto di massimo equilibrio per la domanda di acciaio è stato raggiunto, mentre i problemi di un consumo insufficiente da parte degli utenti finali e di margini ridotti sono particolarmente evidenti”.

La CISA ha inoltre rilevato che le acciaierie cinesi hanno operato in perdita nei primi cinque mesi del 2023. Tuttavia, le crisi immobiliari in corso e il rallentamento della crescita economica continuano ad avere un impatto sui prezzi dell’acciaio. La domanda della seconda economia mondiale ne ha risentito.

Il PIL cinese del primo trimestre è cresciuto del 4,5% su base annua, superando le precedenti aspettative del 4%. Tuttavia questa crescita ha riguardato principalmente il settore dei servizi e non quello manifatturiero o delle costruzioni. Il default del promotore immobiliare locale Evergrande alla fine del 2021, per un totale di 300 miliardi di dollari, ha contribuito a frenare l’appetito del settore immobiliare cinese.

Anche il settore manifatturiero ha subito una contrazione a giugno. In effetti, l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero Caixin/S&P Global di giugno è sceso a 50,5. Si tratta di un calo rispetto al 50,9 registrato a maggio,

Le prospettive per la Cina dipendono dall’eventuale nuovo intervento della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme.

Secondo semestre difficile che potrebbe avere un impatto sui prezzi

Prezzi Acciaio HRC Area Cina euro/ton – Powered by Commodity Evolution

In risposta al rallentamento della crescita, la People’s Bank of China ha iniziato a ridurre i tassi a giugno, portando il tasso di prestito a medio termine al 2,65%. L’uso insufficiente non ha aiutato i prezzi dell’acciaio in difficoltà, anche se le scorte cinesi sono diminuite da maggio a giugno. In un rapporto del 3 luglio, la CISA ha dichiarato che le scorte di acciaio del Paese ammontavano a 9,24 milioni di tonnellate a fine giugno. Questo dato riflette un calo del 3,3% rispetto ai 9,56 milioni di tonnellate del mese precedente.

Le cattive prospettive della Cina avranno probabilmente un impatto anche sull’Europa. Il mercato è già abbastanza negativo e l’afflusso di importazioni asiatiche, in parte dovuto alla sovrapproduzione delle acciaierie cinesi nel primo trimestre, probabilmente metterà sotto pressione i prezzi dei laminati a caldo in tutto il continente. Nel frattempo, a febbraio, la Commissione europea ha annunciato di prevedere per il 2023 una crescita del PIL dei 27 membri inferiore all’1%.

Il prezzo dei coils laminati a caldo nel Nord Europa si è attestato l’11 luglio a quota 657 euro/ton, in rialzo dello 0,91% rispetto ai prezzi di inizio luglio.

Secondo semestre difficile che potrebbe avere un impatto sui prezzi

Coils Laminati A Caldo HRC – Nord Europa euro/ton – Powered by Commodity Evolution