Rottami: la Cina rimane il maggior utilizzatore di rottami nonostante il calo dei consumi

Secondo il Bureau of International Recycling (BIR), il consumo di rottami della Cina nei primi nove mesi del 2022 è diminuito del 6,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 170,83 milioni di tonnellate, ma il Paese è rimasto il più grande utilizzatore di rottami al mondo. La produzione di acciaio grezzo del Paese è scesa del 3,4% su base annua nello stesso periodo.

Secondo il rapporto, nei primi nove mesi dello scorso anno i Paesi dell’UE-27 sono stati i principali esportatori mondiali di rottame, anche se hanno spedito 13,26 milioni di tonnellate di rottame, con un calo del 9,1% rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo, le esportazioni di rottame degli Stati Uniti sono diminuite del 6,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 13,04 milioni di tonnellate.

Nel 2022, il mercato giapponese del rottame ha raggiunto il livello più alto dal 2008, poiché i prezzi sono rimasti alti a causa del deprezzamento dello yen giapponese rispetto al dollaro USA. L’anno scorso le esportazioni di rottame del Giappone sono scese del 13,6% a 6,31 milioni di tonnellate a causa dei tagli alla produzione di acciaio in Vietnam.

Le esportazioni di rottame del Paese sono scese al di sotto del totale annuale di 7 milioni di tonnellate per la prima volta dal 2011, quando erano state pari a 5,44 milioni di tonnellate.

Il miglioramento delle condizioni di mercato all’inizio del 2023 si basa sull’ottimismo generato dall’attuazione da parte del governo cinese di ulteriori misure di stimolo, tra cui l’abbandono della rigida politica dei casi di virus zero.

D’altra parte, poiché la Turchia è da tempo il più grande importatore di rottami al mondo, si prevede che i terremoti avranno importanti ripercussioni sul mercato. L’attività sul mercato turco del rottame si è in gran parte interrotta all’inizio di febbraio, in quanto si è data priorità agli aiuti umanitari.

Listino prezzi rottami ferrosi internazionali euro/ton