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Il governo svedese ha annunciato la scoperta del più grande giacimento di terre rare in Europa. Questi elementi minerali sono una componente fondamentale dei prodotti high-tech, in particolare delle batterie. Fino ad oggi, l’Europa è stata drammaticamente dipendente da Paesi terzi, come la Cina. La società che sfrutta le risorse minerarie del Paese ha esortato Stoccolma e Bruxelles ad accelerare il processo di autorizzazione.

“La notizia è importante per la Svezia e per l’Europa”, ha dichiarato Jon Moström, amministratore delegato della società statale LKAB. “La nostra scoperta potrebbe rivelarsi un importante tassello per la produzione di terre rare, essenziali per la transizione verde”. Il giacimento si trova a 150 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, in una regione tradizionalmente mineraria. Secondo le esplorazioni condotte finora, le nuove riserve sarebbero “enormi”.

Le terre rare potenzialmente disponibili includono litio, scandio e lantanio. La notizia della scoperta del giacimento di Per Geijer è giunta alla vigilia dell’apertura del semestre di presidenza svedese dell’Unione Europea. Come accennato, le terre rare sono un elemento cruciale nella produzione di alta tecnologia, che sta diventando sempre più importante a livello industriale. Nel presentare la scoperta, la società LKAB ha sottolineato la tempistica dei processi di autorizzazione in vista dello sfruttamento delle riserve: una media di 10-15 anni.

Oggi c’è urgenza di sfruttare il giacimento e dobbiamo fare in modo che i tempi di autorizzazione si riducano, si spera del 50-60%. La questione dovrà essere negoziata con le autorità svedesi ed europee.

I dirigenti di LKAB non hanno potuto fornire dettagli né sui costi di sfruttamento né sulle dimensioni effettive delle riserve. “Saremo in grado di avere stime precise solo tra uno o due anni”, ha aggiunto l’amministratore delegato. L’azienda sta già costruendo un tunnel sotterraneo per collegare le nuove riserve con il giacimento di ferro di Kiruna, che le autorità svedesi sfruttano dai primi anni del 1900 e che ha portato alla nascita della città, oggi abitata da circa 20.000 persone.

Sempre secondo le autorità svedesi, la nuova scoperta potrebbe essere sufficiente a soddisfare la domanda europea di magneti permanenti utilizzati nella produzione di motori elettrici. Si prevede che nel 2050 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda di automobili.

Accogliendo la notizia, il Commissario per il Mercato unico Thierry Breton ha ricordato che attualmente il 91% delle terre rare utilizzate in Europa proviene dalla Cina. Come accennato, la società pubblica svedese LKAB sfrutta con successo il giacimento di ferro di Kiruna da oltre un secolo, producendo l’80% del minerale di ferro utilizzato in Europa. La miniera ha più di 500 chilometri di strade costruite fino a 1.300 metri di profondità. Oltre a recuperare il minerale di ferro – 90.000 tonnellate al giorno – la LKAB è attiva anche nel recupero dell’apatite, che viene poi lavorata per produrre il fosforo utilizzato in ultima analisi nei fertilizzanti, ora in carenza a causa della guerra russa in Ucraina.