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Dopo esser sceso sotto la parità il giorno 19 settembre 2022 ed aver accelerato al ribasso fino a quota 0.9543, il cambio Eur/Usd ha mostrato primi segnali di reazione, favorendo al momento un recupero del 4,34% rispetto ai minimi registrati il 28 settembre 2022.

L’attuale trend di medio/lungo periodo si colloca ancora in fase di ribasso, con le quotazioni all’interno di un canale discendente (valido dai massimi del febbraio 2022). Tuttavia, nella giornata del 25 ottobre, il cambio ha perforato al rialzo la parete superiore del canale sopra descritto, inviando decisi segnali per poter assistere ad una potenziale ripresa dei prezzi.

Infatti, analizzando il grafico daily è possibile osservare come le quotazioni siano risalite oltre la linea rossa discendente, che identifica una prima proiezione di target verso quota 1,0350 (100% espansione di Fibonacci).

Altro fattore rialzista di breve termine, è l’imminente incrocio al rialzo della media mobile esponenziale a 21 giorni sulla media mobile semplice a 50 giorni. Inoltre, l’evidente divergenza positiva dell’indicatore MACD (in crescita rispetto al ribasso dei prezzi) suggerisce un rallentamento della discesa di medio termine, inviando un deciso campanello d’allarme.

Chiaramente un euro in recupero sul dollaro americano potrà favorire un costo minore delle materie prime in € (in caso di flessione dei prezzi in $) mentre in caso di rialzo delle materie prime quotate in $ i prezzi in € potranno essere più vantaggiosi.