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I prezzi del rottame ferroso nel mese di aprile sono aumentati molto velocemente in tutta Europa, in quanto le acciaierie nazionali hanno aumentato i prezzi per adeguarsi al mercato delle esportazioni.

L’invasione russa dell’Ucraina e la conseguente carenza di forniture di materie prime chiave per l’acciaio provenienti dalla regione del Mar Nero hanno fatto salire bruscamente i prezzi del rottame ferroso e dei prodotti lunghi in acciaio in Europa.

L’11 aprile il prezzo del rottame frantumato Europa si attestava a era di 634 dollar/ton (580 euro/ton), in forte aumento rispetto ai 491 dollari/ton (437 euro/ton) di fine febbraio.

I contratti europei per il rottame per il mese di aprile sono stati chiusi a prezzi di 45-70 euro/ton, in aumento di mese in mese, a seconda dell’ acciaieria e del livello precedentemente concordato per marzo.

La domanda è rallentata perché nessuno vuole correre il rischio di avere uno stock così costoso. I prezzi sono saltati sia per le materie prime che per i prodotti finiti e c’è la sensazione che i prezzi rimarranno ora a questi livelli e non è chiaro se o quando scenderanno, crolleranno o diminuiranno gradualmente.

Le acciaierie italiane sono state costrette a lavorare con un minore utilizzo della capacità produttiva a causa degli alti costi delle materie prime e dell’energia, al fine di mantenere i propri margini. I prezzi italiani del “tondo per cemento armato – Prezzo esportazione – Spess. 8-32mm” si sono attestati ad una media di 1050 euro/ton.

Le imprese di tutto il settore hanno notato che l’aumento dei costi e la carenza di materiali hanno pesato sempre più sulla performance del settore alla fine del primo trimestre. In particolare, i costi dei fattori di produzione hanno continuato a crescere ad un ritmo sostanziale in mezzo a ritardi sempre più gravi nella catena di approvvigionamento. Questi problemi persistenti hanno pesato molto sul sentimento delle imprese, con le società di costruzioni dell’eurozona che, per la prima volta in 15 mesi, hanno segnalato un pessimismo sulle prospettive di attività per l’anno successivo.

I compratori in Turchia, il principale mercato d’esportazione per i riciclatori di rottami del Nord Europa, si sono trattenuti dall’acquistare carichi alla rinfusa in alto mare, alla ricerca di prezzi più bassi.

Il prezzo dei “rottami di acciaio pesante da fusione 80/20 Turchia” si è attesta l’11 aprile a 640 dollaro/ton, in deciso rialzo (+29%) rispetto ai prezzi registrati a fine febbraio (496 dollari/ton).