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Il prezzo del rame è sceso lunedì sotto la pressione del sentimento di risk-off nei mercati globali. Anche le azioni asiatiche sono scese mentre gli investitori si sono preparati per una riunione della Federal Reserve, durante la quale si prevede che confermerà l’inizio di un massiccio drenaggio di liquidità che ha sovralimentato i titoli in crescita negli ultimi anni.

Goldman Sachs rimane saldamente nel campo del toro, puntando il rame a raggiungere i 12.000 dollari per tonnellata su una base di 12 mesi. La banca prevede un deficit di offerta-utilizzo di 197.000 tonnellate quest’anno.

Citi, tuttavia, pensa che il rame debba subire una correzione significativa dei prezzi, puntando a un calo dell’8% nei prossimi uno o due mesi. Al centro della visione della banca c’è l’aspettativa che le spedizioni russe di rame accelereranno dopo la scadenza di una tassa temporanea del 10% sulle esportazioni.

Citi stima che la Russia abbia accumulato circa 150.000 tonnellate di scorte di rame nei quattro mesi successivi all’introduzione della tassa in agosto. Questo metallo dovrebbe raggiungere il mercato nel primo trimestre di quest’anno, sollevando le scorte esaurite dell’LME e deprimendo contemporaneamente il sentimento del mercato, sostiene la banca.