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Qualsiasi errore di calcolo da parte del governo peruviano nella proposta da discutere con le comunità minerarie il 30 dicembre, potrebbe riaccendere le azioni di protesta contro la miniera Las Bambas della MMG Ltd.
In recenti dichiarazioni ai media locali, il presidente del Comitato di Lotta per il Corridoio Minerario, Luis Huamaní, ha riferito che le comunità che circondano la nona miniera di rame più grande del mondo si aspettano che venga raggiunto un accordo tra il presidente peruviano, il suo primo ministro e i ministri dei trasporti e delle miniere e dell’energia.
Secondo Huamaní, tale accordo dovrebbe essere in linea con la Costituzione ed essere ragionevole, altrimenti, un nuovo blocco sarà lanciato contro Las Bambas e, questa volta, 18 comunità agricole della provincia meridionale di Chumbivilcas vi prenderanno parte.
I residenti di Chumbivilcas stanno bloccando la strada utilizzata da Las Bambas dal 19 novembre 2021, per chiedere posti di lavoro e contributi economici all’impresa, che secondo loro generalmente non beneficia i residenti nonostante la sua grande ricchezza.
Il 22 dicembre, gli attivisti hanno accettato di togliere il blocco fino all’incontro con il primo ministro del paese e i rappresentanti dell’azienda alla fine del mese.
Prima di incontrare i rappresentanti della comunità, il primo ministro, i ministri dell’energia e delle miniere e dei trasporti e i dirigenti dell’azienda si riuniranno per perfezionare una proposta che aumenta le loro possibilità di raggiungere un accordo con la gente di Chumbivilcas.
MMG è un’unità della statale China Minmetals. Attualmente, Las Bambas rappresenta il 2% dell’offerta mondiale di rame e ha prodotto circa 290.000 tonnellate di concentrati di rame quest’anno fino al 18 dicembre. L’azienda aveva già detto a luglio che nel 2021 la produzione della miniera era prevista nella fascia bassa della sua previsione di 310.00-330.000 tonnellate.
Prima di chiudere il 16 dicembre, le scorte in loco erano già di 60.770 tonnellate di rame concentrato.
