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I prezzi del rame sono in fase di calo dopo che i rapporti hanno mostrato un peggioramento della crescita manifatturiera negli Stati Uniti e in Cina.

L’attività delle fabbriche cinesi si è espansa in luglio al ritmo più lento degli ultimi 17 mesi, con l’indice ufficiale dei direttori d’acquisto (PMI) che è sceso a 50,4 da 50,9 in giugno, rimanendo sopra il livello di 50 punti che separa la crescita dalla contrazione.

Anche le importazioni cinesi di rame grezzo hanno avuto una tendenza al ribasso dopo il brusco recupero dalla pandemia di coronavirus tra le spese di stimolo a metà dello scorso anno.

Le importazioni hanno raggiunto un massimo di 762.211 tonnellate nel luglio del 2020, e da allora sono in calo, registrando su base annua (dal giugno 2020) una contrazione del 34,74%.

Sul fronte tecnico, i prezzi del copper potranno dirigersi verso il primo supporto naturale in area 9350 $/ton – 9300 $/ton (tendenza rialzista dai minimi di marzo 2020). Il mese di agosto è caratterizzato solitamente da bassi volumi di contrattazione per effetto chiusure estive. Tale scenario potrà mantenere i corsi ancora deboli fino almeno alla metà del mese.
Infatti, anche a livello stagionale (negli ultimi 30-15-10-5 anni) i prezzi del rame in agosto evidenziano una prima fase di debolezza nelle prime due settimane per poi sviluppare un successivo recupero.

Tenere sotto osservazione il movimento dei prezzi del rame nei prossimi giorni per ottenere prime indicazioni di direzionalità.

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