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La Cina ha sospeso giovedì a tempo indeterminato tutte le attività del dialogo economico strategico tra Cina e Australia.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha riferito che la sospensione era una risposta “necessaria e legittima” all’Australia che “abusa” del concetto di sicurezza nazionale per fare pressione sulla cooperazione con la Cina.

I legami bilaterali sono stati tesi nel 2018 quando l’Australia è diventata il primo paese a bandire pubblicamente il gigante tecnologico cinese Huawei dalla sua rete 5G. Le relazioni sono peggiorate l’anno scorso quando l’Australia ha chiesto un’indagine indipendente sulle origini del nuovo coronavirus, provocando rappresaglie commerciali dalla Cina.

L’ultimo incontro è stato a Pechino nel 2017, quando il ministro del commercio australiano ha firmato un accordo di cooperazione sui progetti Belt and Road in paesi terzi.

Ad aprile, Canberra ha cancellato due accordi di cooperazione della Belt and Road stipulati dallo stato di Victoria, spingendo l’ambasciata cinese ad avvertire che i legami erano destinati a peggiorare.

Nei 12 mesi fino a marzo, l’Australia ha esportato in Cina merci per 149 miliardi di dollari australiani (115 miliardi di dollari), esclusi i servizi, di cui il minerale di ferro era di gran lunga il prodotto principale.

Gli esperti si aspettano che le tensioni bilaterali non avranno un grande impatto sul commercio del minerale di ferro, ma potrebbero avere un impatto sugli investimenti cinesi in Australia.

I dirigenti del gigante minerario Rio Tinto hanno riferito che la tensione tra Australia e Cina non sta danneggiando il loro business. La società vende più della metà dei prodotti in Cina, instaurando un buon rapporto con il paese asiatico.

Il presidente di Rio Tinto Simon Thompson ha riferito che in relazione al minerale di ferro, al momento ci sono relativamente poche alternative disponibili per la Cina.

Ma la disputa continuerà ad avere un impatto sul settore australiano delle materie prime, scoraggiando gli investimenti cinesi e che i divieti effettivi sulle importazioni australiane sono destinati a continuare.

La Cina ha effettivamente vietato le importazioni di carbone termico australiano. Da dicembre, anche le importazioni di concentrato di rame in Cina sono crollate.

Nel frattempo tutti i principali acciai made in China sono saliti in maniera decisa